All'origine del famoso marchio di fiori artificiali c'è una donna. Il nome SIA non è altro che l'acronimo delle iniziali della fondatrice, Sonja Ingegerd Andersson. La storia inizia nella sua cucina in Svezia, dove realizza fiori a mano e li ritaglia con carta velina. Eravamo allora nel 1963, nel cuore del movimento Flower Power. La rivista femminile «Femina» ha pubblicato le sue creazioni ed è stato un successo immediato. Gli ordini affollano la piccola casa di Lustgarden, trasformata in un laboratorio dove l'intero villaggio taglia, piega e invia per posta fiori che si aprono in corolle multicolori. La casa deve annettere degli annessi, metà della gente del villaggio lavora lì ma Sonja è già passata ad altre creazioni: vasi, batik, stoviglie, oggetti decorativi, piccoli mobili, candelabri, candele...